25 Aprile, Alleanza per Israele: Se Anpi non esclude antisemiti può chiudere
Roma, 26 apr. (LaPresse) – “Trenta morti, settanta feriti, 5.200 soldati molti dei quali partiti da Israele, nessuna rappresaglia o violenza contro i civili. Sono i numeri della Brigata Ebraica che ha combattuto in Italia durante la Seconda guerra mondiale e che ne rendono il contributo alla liberazione dal nazi-fascismo, tutt’altro che simbolico. Troppi Italiani non conoscono la Brigata ebraica, ci adopereremo affinché sempre più questa venga ricordata e raccontata, così come non finirà mai la nostra lotta contro l’antisemitismo, che purtroppo anche in giornate come quella del 25 aprile, cerca di annidarsi nella memoria della resistenza mascherato talvolta da antisionismo. Lo voglio dire in maniera molto dura e chiara, una volta per tutte, affinché ogni anno non si ripeta l’orrore degli insulti e dell’oltraggio nei confronti della Brigata ebraica e di chi manifesta sotto le sue insegne: se anche il prossimo anno l’ANPI non riuscirà a prendere le distanze in maniera inequivocabile dagli estremisti antisemiti che partecipano ai suoi cortei, non riuscirà ad isolarli, sarà venuta meno al suo unico compito storico, quello di fare memoria e non farà che legittimare questi insulti, per quanto ci riguarda l’Anpi stessa potrà anche chiudere i battenti”. Così Alessandro BERTOLDI, Presidente di Alleanza per Israele, commenta le contestazioni contro la Brigata ebraica ed Israele nel giorno della Liberazione.
POL NG01 acp 261207 APR 19